L’arginina è un amminoacido isolato nel 1886 da Schultz e Steiger dai semi di lupino e identificato da Heiden nel 1895 come componente proteico.
Da un punto di vista chimico è classificato come condizionatamente essenziale (come glicina, glutammina, prolina e taurina), poiché svolge un ruolo chiave solo in alcuni momenti fisiologici della vita, come adolescenza e pubertà.
Ecco un elenco delle varie funzioni (meglio conosciute e studiate) di questo componente proteico:
1 – Sintesi dell’ossido nitrico
L’arginina viene comunemente proposta come un amminoacido in grado di favorire la dilatazione o la vasodilatazione dei vasi sanguigni , godendo così di una grande reputazione nel mondo del bodybuilding.
Si sostiene che la somministrazione di questo composto possa stimolare la sintesi di ossido nitrico (NO) all’interno dei vasi sanguigni.
NO è proprio una molecola in grado di stimolare la vasodilatazione.
2 – Guluconeogenesi e glicogenosintesi
L’idea è che l’arginina sia in grado di aumentare il flusso sanguigno ai tessuti determinando un maggiore apporto di carboidrati ai muscoli (glucosio ottenuto da altri composti organici), aumentandone infine l’assorbimento e lo stoccaggio sotto forma di glicogeno.
3 – Fertilità
I numerosi studi clinici pubblicati a questo proposito sembrano concordare sull’utilità della L-Arginina per migliorare la motilità e la qualità degli spermatozoi nei pazienti con oligospermia.
Anche questo effetto legato alla sua assunzione sembrerebbe nuovamente legato alla vasodilatazione indotta dalla molecola.
4 – Sintesi di Creatina e altri derivati aminoacidici, fondamentali nell’economia cellulare
5 – Disintossicazione da rifiuti azotati
È stato dimostrato che l’arginina svolge un ruolo disintossicante nell’organismo: prevenendo l’accumulo di ammoniaca (NH3), derivante dal processo di deaminazione dell’adenosina monofosfato, processo che si verifica dopo un intenso lavoro muscolare e è responsabile della comparsa della sensazione di stanchezza.
6 – Azione immunostimolante
L’integrazione di arginina aiuta a potenziare la sintesi e l’attività dei linfociti citotossici e delle cellule Natural Killers, dedite alla protezione dell’organismo contro i patogeni esogeni e le cellule neoplastiche.
7 – Azione insulinogena
L’arginina è l’aminoacido insulinogeno più potente, cioè è l’aminoacido che riesce soprattutto a stimolare la secrezione di insulina da parte del pancreas.
Inoltre, l’insulina stessa stimola la vasodilatazione e il flusso sanguigno aumentando la sintesi di ossido nitrico.
Pertanto, l’arginina stimola l’insulina e l’insulina stimola l’ossido nitrico, che porta alla vasodilatazione.
8 – Effetto sulla secrezione di GH
L’effetto dell’arginina sulla stimolazione dell’ormone della crescita sembra essere potenziato dall’assunzione concomitante di altri aminoacidi, in particolare ornitina (sintetizzata dall’arginina).
L’assunzione sinergica di ornitina e arginina può anche avere un effetto favorevole sulla riduzione del grasso corporeo. I risultati di varie indagini potrebbero in parte confermare che anche basse dosi di questi 2 aminoacidi assunti in sinergia , potrebbero apportare diversi benefici, in termini di aumento della secrezione. di GH e IGF-1, una maggiore soppressione dei sintomi dello stress e una migliore composizione corporea.
Supplemento di arginina
Per concludere alcune note sull’integrazione con l-arginina:
- Le dosi attualmente utilizzate in letteratura sono comprese tra 3 e 20 g al giorno, suddivise in più assunzioni.
- Nello sport, la dose giornaliera di Arginina più comunemente utilizzata è di 3 grammi, generalmente assunta nelle fasi pre-allenamento o prima del riposo notturno; In ambito cardiologico o andrologico, invece, la dose può arrivare fino a 10 g al giorno.
- L’assunzione di arginina è sconsigliata in caso di allergia ad alimenti proteici, soggetti affetti da malattie ossee o herpesvirus, soggetti affetti da disturbi schizofrenici e soggetti affetti da argininemia.
- Tra gli alimenti più ricchi di arginina ci sono: arachidi, fagioli, ceci, lenticchie, semi di soia, mandorle, nocciole, carne e tuorlo d’uovo.